SEZIONE DI COMUNICAZIONE GIORNALISTICA

SECTION OF JOURNALISTIC COMMUNICATION

Articoli e Pubblicazioni/Articles & Publications:








http://www.vocidicitta.it/best-politik/lunione-verso-il-diritto-dasilo-europeo/

Le vicende degli ultimi giorni hanno, forse, definitivamente convinto l’Unione Europea ad agire: migliaia di siriani hanno, infatti, cercato di risalire i paesi dell’Est europeo per giungere nel Nord Europa. E la stazione di Budapest, che inizialmente aveva acconsentito a trasportare i migranti in Germania e Austria, ha negato ulteriori “passaggi” ai profughi, causando la protesta di questi ultimi. Contemporaneamente, il Sud Italia continua ad accogliere sbarchi e vite umane di coloro che riescono a salvarsi, il premier Renzi ha proposto la costituzione di un diritto d’asilo europeo e la Commissione UE si sta muovendo a propria volta in questa direzione.


Viviana Giuffrida



Obama dichiara aperta la battaglia tra Washington e Caracas

È guerra tra Washington e Caracas: il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato lo scorso 9 marzo l’ordine esecutivo emesso dal Congresso per adottare le sanzioni contro sette tra ex ed attuali funzionari dell’amministrazione pubblica venezuelana. La Casa Bianca ha subito giustificato l’azione sottolineando che si è trattato di un intervento a difesa dei diritti umani; i sette funzionari, infatti, sono accusati di aver represso con la forza le manifestazioni contro il governo del Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, tra il febbraio e il maggio del 2014. Il Governo degli Stati Uniti congelerà tutti i beni e i conti posseduti dai suddetti funzionari perché, come ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, con il loro operato hanno «vietato, limitato e penalizzato l’esercizio della libertà di espressione e di riunione pacifica».

Nel frattempo il Presidente del Venezuela continua imperterrito nella propaganda anti-statunitense, cercando forse di distogliere l’attenzione del popolo dalla disastrosa condizione in cui versa il Paese. Ormai da tempo la situazione politica e sociale del Venezuela è ingestibile: il prezzo del petrolio, principale risorsa energetica, è sceso notevolmente, l’inflazione è salita al 60% e i generi di prima necessità scarseggiano nei supermercati. Le proteste dilagano nel Paese, ma la linea del Governo è quella della repressione e Washington ha deciso pertanto di intervenire applicando delle sanzioni proprio per fermare la crescente violazione dei diritti umani da parte del governo di Caracas.

È chiaro dunque che i rapporti tra Stati Uniti e Venezuela sono ormai perduti, nonostante Obama abbia tenuto a precisare che l’intervento punitivo di Washington non è indirizzato al popolo venezuelano né ai rapporti commerciali tra i due Paesi. Maduro però non accetta tale monito del Presidente americano e in risposta alle sanzioni degli States ha fatto già sapere che chiederà ulteriori poteri al Congresso per «combattere l’imperialismo americano» e impedire che gli Stati Uniti possano riuscire nel loro intento di controllare a distanza il Venezuela.

Ester Sbona

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RIFORMA OBAMA CON DECRETO: IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI RIVOLUZIONA LA POLITICA DELL’IMMIGRAZIONE

di Ester Sbona

Riforma Obama: il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, con il nuovo decreto intavolato dal suo Partito Democratico, scavalca il Congresso e segna la svolta tanto attesa da circa 5 milioni di clandestini che vivono da tempo in territorio americano, salvandosi così dalla cosiddetta deportation, cioè il rimpatrio forzato nel Paese d’origine.

http://www.vocidicitta.info/politica/riforma-obama-con-decreto/

ISIS: NASCITA, OBIETTIVI, CONQUISTE E SCENARI

di Alberto Molino


L'ISIS, giusto per chiarirlo, è un'organizzazione paramilitare non propriamente terroristica. La sigla in arabo, di per sé vuol dire Stato Islamico dell'Iraq e della Siria. In realtà si tratta di una nazione solo teorizzata dai suoi fautori e militanti che, prendendo come movente le differenze religiose tra sunniti e sciiti, tramite l'attuazione della violenza e di metodi coercitivi peggiori di quelli di Al-Qāʿida, si prefiggono l'obiettivo di istituire un califfato, cioè una forma di governo retta dal califfo, ossia un dittatore di matrice islamico-estremista.

La diversità con la ben più nota Al-Qāʿida è rappresentata dal presupposto ideologico: mentre questa fissa l'obiettivo di difendere i territori islamici dagli occidentali, intervenendo con attacchi terroristici nel cuore e nelle città dell'Occidente, l'ISIS ha come fine ultimo la guerra civile per erigere un regno di soggezione religiosa a carattere esclusivamente sunnita. 

Il fondatore dell'ISIS è un giordano, Abu Musab al-Zarqawi, ex rivale di Bin Laden all'interno del movimento dei mujaheddin, i patrioti combattenti per la Jihād, la "guerra santa" per la salvaguardia dei valori religiosi degli islamici, come la sottomissione delle donne agli uomini.


http://www.vocidicitta.info/attualit%C3%A0/isis-nascita-obiettivi-conquiste-e-scenari/

LIBIA 2012

Libia 2012 è fantapolitica e fantastoria. 

Alberto Molino


Immaginiamo solo per un attimo che la crisi libica sia andata degenerando piuttosto che risolversi con i raids della Coalizione ONU e con l'intervento tempestivo dei ribelli. Aspettiamoci una risposta efficace dell'esercito regolare libico e quindi il gesto avventato di attaccare città siciliane con missili a lunga distanza (evento questo, simile a quello realmente accaduto nel 1986 presso le coste di Lampedusa). In uno scenario del genere, immaginiamo poi, tra morti e feriti ed intere famiglie distrutte e lacerate dal dolore, che, in risposta a quanto avvenuto in Sicilia, il governo italiano abbia deciso di inviare truppe di terra in Libia, ovviamente con l'autorizzazione e la collaborazione di altri Paesi (tra cui principalmente gli Stati Uniti), in modo tale da prevenire altri eventuali attacchi e aiutare i ribelli, che, in questo caso, non stanno avendo la meglio. In un simile contesto, è facile che gli eventi deraglino ancor più di quanto si possa pensare e, sfortunatamente, per l'agrigentino giornalista professionista Saverio Salvemini, un uomo con la passione per la propria Beretta, il quale ci racconta la sua storia in prima persona, non faranno altro, questi, che andare di male in peggio.
Le disavventure del siciliano cominciano con la morte, durante gli improvvisi attacchi in Sicilia, di moglie e figlia. Due mesi dopo, il reporter, tormentato dalla rabbia e dall'incapacità di non aver potuto fare nulla per salvare i propri cari, non avendo più niente da perdere nella propria vita ed accettando un lavoro come inviato speciale in Libia (uno dei pochi nel suo campo ad assumersi responsabilità del genere), si troverà coinvolto in eventi più grandi di lui, mentre chi gli sta accanto muore ineluttabilmente, in preda agli orrori della guerra. L'unico modo per salvarsi sarà quello di attenersi alle leggi di natura, alle leggi di sopravvivenza; anche il caso giocherà un ruolo fondamentale. Tra intrighi, tradimenti, nuovi amori che vorrà negare a sé stesso e tantissime sparatorie, Saverio intraprenderà un viaggio punitivo verso la redenzione. Queste le premesse per un noir di guerra, a volte con spunti ironici, altre drammatici, ma sempre pertinenti ad una realtà non tanto diversa da quella che vivono i nostri militari ogni giorno nei punti caldi del Mediterraneo, una realtà - quella del romanzo - nella quale la Storia diventa fantastoria, i nomi ed i luoghi si trasformano in punti nodali per la comprensione del testo, grandi personaggi reali vengono inseriti nel corso del racconto in situazioni verosimili, vissute da altrettanti soldati o giornalisti del mondo contemporaneo.

http://www.booksprintedizioni.it/libro/Romanzo/libia-2012

TESI DI LAUREA SULLE CONSEGUENZE DELLA ASCESA DEL POPULISMO E DELLA ESTREMA DESTRA IN EUROPA
TESI L. SCARPELLI.pdf
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